Covid 19 nuova minaccia per leconomia tunisina

COVID19 NUOVA MINACCIA PER L’ECONOMIA TUNISINA

Il mondo si sta dirigendo verso una grave crisi economica a causa della diffusione del nuovo coronavirus (COVID-19). Questa pandemia, che sta causando il caos in tutto il pianeta, avrà incalcolabili ripercussioni, poiché l'economia tunisina non può sopravvivere senza il supporto dell'Europa. Di fatti secondo il Prof. Lamari dell’Università del Quebec in Canada la recessione economica derivante dall'attuale crisi sanitaria sarà senza dubbio a doppia cifra, fino a una perdita del 15% della ricchezza nazionale (PIL)

Non c'è dubbio nel dire che la diffusione del virus abbia peggiorato la situazione in Tunisia, nonostante il nuovo governo presieduto da Elyes Fakhfakh abbia adottato misure importanti per combattere il coronavirus; Il 2020 sarebbe dovuto essere l'anno del decollo economico in termini di crescita e di attrazione degli investimenti interni ed esterni, a seguito della nomina del nuovo capo del governo , ma purtroppo la situazione sanitaria in Tunisia è critica e porterà quindi a una diminuzione del ritmo delle attività finanziarie ed economiche.

La Tunisia non è certo la sola a soffrire di questa crisi. Effettivamente, il mercato europeo sta a sua volta affrontando un problema in termini di fornitura di materie prime a causa della sospensione degli scambi con la Cina per più di due mesi. La Cina è l epicentro economico, in quanto fornisce circa il 30% delle esigenze industriali del mondo, che rappresenta il 70% per alcuni paesi.

Questa grave crisi ha già avuto ripercussione in materia di lavoro a seguito della chiusura di diverse fabbriche e alcune aziende sono state forzate a ridurre la forza lavoro. La cultura dello smart working non è estremamente diffusa e risulta impraticabile nella maggior parte dei casi. Il Paese non è infatti attrezzato per questa tipologia lavorativa, sia per una bassa connessione internet e poco diffusa, sia per mancanza di strumenti domestici quali computer personali ecc., sia per una predilezione del cartaceo in tutte le amministrazioni e nel settore giustizia. Anche i settori del turismo e della ristorazione (settori vitali per l’economia tunisina) sono stati presi di mira dal Coronavirus e sono seriamente minacciati a livello economico.

Molte controversie sorgeranno da polizze assicurative commerciali, relative all'interpretazione della copertura offerta dalla polizza per perdite subite a causa del coronavirus. Le clausole di esclusione devono essere attentamente esaminate per garantire che possano essere effettivamente attivate. In passato, le conseguenze di altre pandemie hanno visto un numero considerevole di controversie relative all'interpretazione delle polizze assicurative commerciali.

Il successo o il fallimento di un reclamo nei confronti dell'assicuratore può dipendere, non dalla polizza stessa, ma dalla capacità del suo avvocato di interpretare i termini della polizza in base alla situazione causata dal coronavirus. I Chiarimenti del governo tunisino e azioni successive saranno anche un fattore nel determinare se una clausola, come una clausola di interruzione dell'attività, possa essere attivata. Il fatto che il coronavirus sia stato identificato come una malattia da segnalare è utile, ma sarà sufficiente per essere di reale aiuto alle imprese?


Altresì è alto il rischio di contenziosi internazionali e transfrontalieri tra aziende italiane e tunisine, poiché molte aziende non saranno state nella possibilità di adempiere alle loro obbligazioni nel produrre e consegnare la merce, così come numerose altre avranno problemi di cash flow e non saranno in grado di far fronte ai pagamenti di dipendenti e fornitori. Ad oggi non è possibile conoscere per certo quando sarà possibile utilizzare la “causa di forza maggiore” per giustificare i propri inadempimenti, poiché questo è verificabile solo da caso a caso. L’unica cosa certa è che ci sarà un effetto domino impietoso su tutte le imprese siano esse tunisine siano italiane.
Il governo ha adottato una serie di misure eccezionali ammontanti a 2,5 miliardi di dinari (800 Mln $ ) per proteggere i tunisini e preservare l'economia del Paese. Queste misure mirano ad alleviare gli impatti della pandemia COVID-19, il blocco generale e il coprifuoco. Queste misure sostanzialmente sono state cruciali per preservare l'occupazione, garantire reddito per lavoratori, dipendenti e dipendenti pubblici e ridurre la pressione fiscale.


Sarà praticamente impossibile prevedere la fine della pandemia ed altrettanto impossibile prevedere le perdite economiche che potrà causare all’economia mondiale e tunisina in particolare. Non resta che attenersi alle disposizioni dei governi e al rispetto della quarantena. 

Ce la faremo.