Le polizze assicurative commerciali per fronteggiare lemergenza

Le polizze assicurative commerciali sono utili alle aziende per fronteggiare l’emergenza economica derivante da coronavirus?

Lo straordinario e senza precedenti disagio che l'attuale pandemia da coronavirus sta causando a livello globale fungerà da terreno fertile per controversie commerciali future, indipendentemente dal fatto che esse derivino da interruzioni dei servizi, dal mancato rispetto degli accordi o dall'inevitabile difficoltà finanziaria a cui molte aziende andranno incontro, e che le metterà nelle condizioni di non poter pagare le fatture insolute.


Molte controversie poggeranno sulle polizze assicurative commerciali, e faranno leva sull'interpretazione delle coperture fornite da quest’ultime per far fronte alle perdite subite a causa del coronavirus. Le clausole esclusorie devono essere attentamente esaminate per accertare che possano essere effettivamente applicate. In seguito a precedenti pandemie, infatti, si è registrato un notevole numero di controversie basate proprio sull'interpretazione delle polizze assicurative commerciali.

Le polizze assicurative commerciali standard utilizzate nel Regno Unito dalla stragrande maggioranza delle imprese, hanno tutte clausole relative a rischi comuni come danni scaturiti da incendio, inondazioni, furti, sinistri o malattia relativi a membri del personale che detengono le chiavi ecc. Tali polizze supportano migliaia di aziende. Tuttavia, di queste, sono pochissime quelle che utilizzano clausole riguardanti le malattie infettive; per di più, la possibilità che tali clausole siano effettivamente applicabili al coronavirus ne riduce ulteriormente il numero.

Riuscire o meno a presentare un reclamo nei confronti del proprio assicuratore, potrebbe non dipendere dalla polizza stessa ma dalla capacità del proprio avvocato di saper interpretare le clausole della polizza in relazione alla situazione causata dal coronavirus. I chiarimenti del governo britannico e le conseguenti azioni saranno altresì fattori determinanti per stabilire se una clausola, come ad esempio quella relativa all’ interruzione dell'attività, possa essere applicata. Il fatto che il coronavirus sia stato identificato come una malattia da segnalare, è una cosa positiva, ma sarà sufficiente affinché possa realmente essere di aiuto alle imprese?

L'Associazione degli assicuratori britannici (ABI) ha affrontato la questione con cautela, affermando che “i reclami saranno trattati in base alla formulazione della polizza specifica, come nel caso di tutti i reclami. Abbiamo rapporti con diverse assicurazioni e le loro specifiche diciture sull'interruzione dell'attività e le malattie soggette a segnalazione non sono necessariamente in linea, alcune infatti, potrebbero essere più favorevoli di altre." L'ABI ha inoltre affermato che, sebbene le aziende con il tipo di copertura corretto possano presentare un reclamo, ha anche affermato che "la stragrande maggioranza di loro non ha acquistato una copertura estesa".

La Lloyd's di Londra ha svolto un’inchiesta per stabilire gli eventuali bilanci della pandemia da coronavirus in tutti i settori. Il sito web di Lloyd’s assicurazioni suggerisce che i primi ad essere nel mirino di chi desidera presentare un reclamo con riferimento alla pandemia, sono i broker assicurativi, poiché le polizze assicurative commerciali sono cosiddette "vendite consigliate" in quanto la maggior parte delle polizze viene stipulata con l'assistenza di un broker o di un consulente dell’azienda che consiglia a quest’ultima il miglior tipo di copertura per soddisfare le sue esigenze.

Le polizze sono adattate all'azienda e ai suoi requisiti specifici. Ad esempio, se una polizza assicurativa copre perdite di interruzione dell'attività o della catena di fornitura attribuibili a focolai virali e se l'implementazione di misure precauzionali da parte dell'azienda potrebbe rivelarsi costosa, si consiglia di non temporeggiare in quanto in questi casi il fattore tempo è determinante. Un'impresa prudente dovrebbe considerare la presentazione di una segnalazione preventiva di tali circostanze ai propri assicuratori come azione cautelativa nel caso in cui tale perdita o danno si manifesti successivamente, se per esempio un ufficio temporaneo o una struttura aziendale deve chiudere o ci sono divieti o restrizioni di viaggio o disposizioni di quarantena imposte dal Governo. 

L’industria assicurativa potrebbe confidare nel fatto che, considerando la pandemia un evento così raro, solo una piccolissima parte di aziende include nelle proprie polizze una clausola che fronteggi una simile situazione, e che non saranno quindi molte le controversie derivanti da questa crisi.

Il team legale del Dipartimento Di Diritto Assicurativo di Giambrone ha le competenze per poter individuare  i punti critici delle polizze assicurative commerciali, e i nostri avvocati useranno le loro eccezionali conoscenze legali in materia di responsabilità assicurativa per orientare i propri clienti verso la negoziazione di una controversia.

I nostri avvocati esperti in diritto assicurativo stanno continuando a monitorare l'impatto che il nuovo coronavirus ha sulle imprese e forniranno ulteriori aggiornamenti sui rilevanti sviluppi a seconda dei casi.

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